Cotopaxi

Il vulcano Cotopaxi è uno dei vulcani attivi più alti al mondo: lo ammiriamo prima dal basso e poi dal Refugio José Rivas. Nonostante sia in parte avvolto dalle nuvole, riusciamo a scorgerne la cima e i suoi colori rosso, grigio e nero si aprono davanti a noi.

Quilotoa

Dopo il caldo dell’Amazzonia ci fermiamo per alcuni giorni nella meravigliosa regione della Laguna Quilotoa, tra le fresche montagne e i pascoli andini. Qui maciniamo chilometri tra incantevoli paesaggi fino a raggiungere la laguna, situata nel cratere di un vulcano ormai inattivo.

Riserva del Cuyabeno

Dopo un giorno e mezzo di viaggio, eccoci nella foresta amazzonica dell’Ecuador. Ci addentriamo nella Riserva del Cuyabeno sulle acque dell’omonimo fiume e con lunghe passeggiate attraverso la foresta: nonostante settembre sia un mese di stagione secca riusciamo a vedere caimani, serpenti, aracari, scimmie, delfini, un’anaconda e moltissimi altri animali. Nella comunità indigena Siona, una delle poche rimaste in questa zona, impariamo a cucinare il pan de yuca: che buono!

Quito

Il sole ci accoglie nella giornata che dedichiamo alla capitale: è domenica e la gente si riversa nelle strade e nelle piazze. Numerosissime sono le chiese nel centro storico della città, tra cui spiccano quella della Compañia, dagli interni rivestiti in oro, e il convento delle suore carmelitane.

Otavalo

Dopo una breve sosta al santuario di Las Lajas, ci lasciamo alle spalle la Colombia per raggiungere l’Ecuador, terra di vulcani! La nostra prima tappa è Otavalo, dove visitiamo l’animato mercato del bestiame e quello artigianale, famoso per i suoi coloratissimi tessuti.

San Gil e Barichara

A San Gil voliamo sopra il canyon del Chicamocha: un’esperienza mozzafiato! A poca distanza c’è il piccolo villaggio di Barichara, con le sue vie color mattone. Lì, Matteo ne approfitta per assaggiare le croccanti hormigas culonas: una vera delizia!

Villa de Leyva

Villa de Leyva è una città coloniale meravigliosamente preservata, in cui vale la pena fermarsi per passeggiare tra le sue vie ciottolate.

Bogotá

Facciamo una breve fermata nella capitale, ricca di musei, tra cui spiccano quello dell’oro precolombiano e quello di Botero. Il resto del tempo è dedicato a deliziare i nostri palati: cioccolata con formaggio (abbinamento singolare ma che ha il suo perché), la chicha (bevanda alcolica di mais fermentato, non la riproveremo!), la zuppa ajiaco (buonissima) e dell’ottima carne di manzo. Nelle vicinanze di Bogotá visitiamo anche la cattedrale di sale di Zipaquira, ricavata all’interno di una miniera di sale.

Deserto del Tatacoa

Dopo le lussureggianti colline del Salento cambiamo radicalmente clima e ci avventuriamo nel deserto del Tatacoa, una pianura tra due catene montuose dove i paesaggi aridi ci regalano forme e colori meravigliosi, e in cui si nasconde una miriade di fossili preistorici.

Salento

Salento è un paesino situato nella zona Cafetera, circondato da verdi colline e luogo di incantevoli passeggiate. Ci sembra quasi di essere tornati a casa, se non fosse per le palme altissime, caratteristiche di questa zona. L’ultima sera veniamo iniziati al gioco del Tejo, vagamente simile alle bocce ma… con polvere da sparo ed esplosioni!