Prima di giungere al Machu Picchu camminiamo per alcuni giorni tra le valli circostanti, attraversando il passo del Salkantay, una montagna sacra per gli Inca, attorno alla quale sono stati costruiti diversi luoghi strategici. Con i suoi oltre 6000 metri, il massivo ci tiene compagnia per tutto il primo giorno di camminata. Il secondo ed il terzo giorno cominciamo a scendere e le montagne lasciano ben presto spazio alla densa vegetazione. Il quarto giorno deviamo verso Llactapata, un piccolo insediamento Inca dal quale intravediamo da lontano il Machu Picchu. L’ultimo giorno, sotto la pioggia e tra la nebbia densa, visitiamo la più famosa città Inca: nonostante la meteo, l’atmosfera è carica di energia e mistero.
Category: Perù
Dal 29 settembre al 19 ottobre
Cusco e la Valle Sacra degli Inca
Cusco, l’antica capitale dell’impero Inca. Dopo aver girato per la città, dedichiamo del tempo a visitare i dintorni di Cusco, in particolare la Valle Sacra. Le rovine sono molte, anche se in parte distrutte dall’arrivo dei conquistadores. Nonostante il tempo trascorso, le muraglie e i sistemi di coltivazione con terrazze a spirale sono ancora ben conservati e davvero impressionanti.
Cañon del Colca
A poche ore da Arequipa si trova il Cañon del Colca, il secondo canyon più profondo al mondo. Qui facciamo un trek di 3 giorni scendendo nel canyon, dove visitiamo piccoli villaggi e ci bagnamo nelle calde acque termali vicino al fiume. Con un po’ di fortuna assistiamo al volo maestoso di alcuni condor, che si lasciano trasportare dalle correnti ascensionali.
Arequipa
Arequipa, altrimenti detta la città bianca, per il colore dei suoi edifici. Ci piace moltissimo, con la sua piazza animata, la comida squisita e il sole che splende sempre. Tra le varie chiese e monumenti spicca il convento di Santa Catalina, una piccola città a sè stessa, dove le vie sono fiorite e colorate.
Nazca
Facciamo una rapida tappa a Nazca, dove sorvoliamo le misteriose linee a bordo di un Cessna. Il volo su questo piccolo aereo è già di per sè un’avventura! Le linee sono state formate spostando la terra e creando quindi dei tratti in cui la superficie assume un colore diverso. Una delle ipotesi è che ci sia un rapporto tra queste linee e l’astronomia, ma il vero significato rimane ancora sconosciuto. Calata la notte, con un telescopio riusciamo a vedere Saturno e la luna.